Se giocate a padel da un po', probabilmente ve ne sarete già accorti: non si tratta solo di sport. Si tratta di persone. I raduni e gli scontri sono fantastici, ma la parte che molti giocatori amano di più? L'atmosfera che si respira dopo la partita.


Il padel è in grado di abbattere le barriere. Forse perché si gioca in doppio. Forse è il campo ravvicinato e la comunicazione costante. Comunque sia, ci si ritrova a chiacchierare, a ridere e a entrare in sintonia con il proprio compagno e con gli avversari quasi senza pensarci. Ci si presenta per il gioco, ma si finisce per rimanere per le persone.


E poi c'è il leggendario "tercer tiempo", il terzo tempo non ufficiale. Quel momento in cui la partita finisce e qualcuno suggerisce di prendere un drink o di sedersi a tavola. Si fa un resoconto della partita, si condividono storie, si fanno progetti per la prossima partita. Prima che ve ne rendiate conto, i vostri compagni di padel sono diventati amici e talvolta anche colleghi, collaboratori o compagni di viaggio.


Molti club costruiscono la loro identità attorno a questo nucleo sociale. Non si tratta solo del numero di campi da gioco, ma dell'energia della comunità. Eventi, incontri, serate di campionato e competizioni a squadre sono pensati non solo per migliorare il proprio gioco, ma anche per far crescere la propria cerchia. Alcuni si iscrivono solo per conoscere altre persone e finiscono poi per innamorarsi di questo sport.


È questa miscela di attività e autenticità che rende il padel così potente. È un'attività poco stressante, molto divertente e ricca di opportunità per entrare in contatto con persone che altrimenti non avremmo mai incontrato. Soprattutto nelle città in cui la vita sociale può sembrare frammentata o frenetica, il padel diventa un luogo affidabile per riconnettersi con gli altri e anche con se stessi.


La prossima volta che scendete in campo, godetevi la partita, ma non correte troppo. Alcuni dei momenti migliori si verificano dopo l'ultimo punto.